Theotokos di Pocaijv – Pocaijv

La tradizione parla di un’apparizione che in quel posto, nel 1198, avrebbero avuto un monaco e un pastorello; a testimonianza dell’evento prodigioso sarebbe rimasta una sorgente. L’icona venerata è del tipo dell’Odigitria, anche se un poco modificata. Della sua origine non si sa quasi nulla. Nel 1559 il metropolita greco Neofito, di passaggio per quei luoghi, la diede in dono alla signora della zona, di nome Goircaia, che la collocò nella sua cappella privata; quando però avvennero dei prodigi si ritenne indegna di possedere l’icona e quindi ne fece dono al monastero basiliano di Pocaijv. Quando l’Ucraina, nel 1595, si unì a Roma, il monastero divenne un importante centro promotore di tale unione e il culto popolare si accrebbe di molto. Alla protezione dell’icona i fedeli attribuiscono la difesa della città contro i turchi, che nel secolo XVII avevano invaso la regione: si racconta che i proiettili sparati dai nemici tornavano indietro e ricadevano su di loro. Il territorio di Pocaijv ha visto il succedersi di molti padroni: polacchi, austriaci, russi, e il monastero fu posseduto alternativamente ora dai cattolici ora dagli ortodossi, come è attualmente. Nonostante le suddette vicende, il culto è sempre stato intensissimo e ha accomunato, come avviene tuttora, i cattolici dei vari riti e gli ortodossi.