Nostra Signora dell’Agostina – Valdipino

Il Santuario di Valdipino, nella Diocesi di La Spezia-Sarzana-Brugnato, prende il nome di Agostina da un fatto prodigioso. Il 10 Maggio 1531 Agostina Masaschi recatasi in un suo bosco venne attirata da un bagliore proveniente da un castagno. Avvicinatasi, vi trovò un quadretto raffigurante la Vergine con il Bambino. Portò a casa l’immagine, ma, il giorno dopo, la ritrovò nello stesso punto della prima apparizione. Il fatto venne interpretato come un segno della volontà della Madonna, che desiderava che in quel luogo sorgesse una chiesa. In pochi mesi la popolazione costruì la prima chiesa intorno alla pianta di castagno. Notizie storiche certe di questa chiesa si trovano su un documento notarile dove si afferma che il sacerdote, Giovanni Masaschi di Valdipino, parroco di Santo Stefano di Panesi, della diocesi di Genova, il 4 Agosto 1607 cedeva ai priori dell’oratorio di San Michele a Valdipino, il giuspatronato che la Masaschi e i suoi discendenti avevano sopra la chiesa in forza di una bolla datata 1532. Da questo stesso atto risulta che la Masaschi donò alla chiesa il bosco. In un libro del 1871, sito presso l’archivio pubblico di Genova, sono descritte tutte le donazioni dei beni fatte al Santuario in quei tempi lontani. Nel 1701, tanta era la devozione di spezzini e valligiani che la prima chiesa si rivelò troppo piccola per accoglierli tutti, motivo per il quale si pensò di edificarne una più grande, quella che si vede tuttora. Papa Pio VI il 25 Maggio 1784 concede l’indulgenza plenaria ai pellegrini che nel giorno dell’Ascensione saliranno al Santuario.