Nostra Signora degli aborigeni – Darwin

Delle tante altre chiese mariane e dei vari “luoghi mariani” che si trovano in Australia va doverosamente citata la Cattedrale di Darwin, dove si venera Nostra Signora degli aborigeni. Il vescovo O’Loughlin, che commissionò il dipinto all’artista australiano Karel Kupka, disse: «Il Santuario della Madonna degli aborigeni sarà nella nuova Cattedrale un punto d’incontro per gli indigeni e richiamerà anche ai credenti e turisti europei e di altri popoli l’universalità del messaggio cristiano. Ed è curioso osservare che l’immagine della Madonna col Bambino, dai lineamenti del popolo aborigeno, può sembrare a molta gente un fatto strano, mentre è in conformità con la prassi della Chiesa cattolica che porta nel mondo la religione ai popoli in termini di locale comprensione». Anche se il volto della Madre non è proprio quello di una donna indigena, ma piuttosto di una creazione composita, è il risultato di abbozzi di diverse donne che hanno posato come modelli per l’artista, durante le sue visite alle stazioni missionarie tra gli aborigeni. Il Bambino ha la posa tipica dei piccoli indigeni, cioè tiene una gamba intorno al collo della Madre e una mano sulla sua testa. L’opera è un capolavoro di sintesi d’arte contemporanea e tradizionale, con disegni aborigeni, e costituisce un forte stimolo alla pietà e alla devozione degli aborigeni, che sono ancora abbastanza numerosi nel territorio della Diocesi di Darwin. La dedicazione della Cattedrale di Darwin a Nostra Signora degli aborigeni segna una specie di “atto di riparazione” storica, in chiave religiosa, per le sofferenze e la sopraffazione che il popolo indigeno dell’Australia ha subito da parte dei “nuovi padroni”, i colonizzatori di questa terra.