Questo santuario appartiene alla comunità cattolica di rito orientale, che vive in una zona di confine con l’ex Unione Sovietica; il santuario è tuttavia frequentato anche dai cattolici di rito latino, dagli ortodossi e dai protestanti delle nazioni limitrofe. Nel 1696, durante la S. Messa, i fedeli si accorsero che dagli occhi dell’immagine mariana sgorgavano delle lacrime; il fenomeno durò quattordici giorni e in tale periodo una folla enorme si riversò nella cittadina. L’imperatore d’Austria Leopoldo I si interessò al fatto e volle che l’immagine fosse portata a Vienna, dove è tuttora venerata in una cappella del Duomo di Santo Stefano. Al posto dell’immagine originale, a Pócs fu posta in venerazione una copia eseguita appositamente. All’inizio di agosto del 1715 anche questa immagine lacrimò a più riprese. Un’altra lacrimazione si verificò nel 1905. La chiesa, in stile barocco, risale al 1731; in seguito fu elevata a basilica minore. Fino al 1950 erano custodi del santuario i monaci basiliani; soppressi dal governo comunista, vennero sostituti dal clero locale.