Madre di Dio di Smolens – Mosca – Novodevièij

L’immagine che vi si venera è una copia della celebre icona di Smolensk, eseguita nel 1456, quando l’originale, venerato a Mosca per circa sessant’anni, poté far ritorno alla città d’origine. L’immagine si trovava nella chiesa dell’Annunciazione, all’interno del Cremlino; in seguito lo zar Ivan il Terribile (1533-1584) la fece trasferire nella chiesa del monastero di Novodevicij, il più bel monastero femminile di Mosca, costruito a partire dal 1525 in ricordo della liberazione di Smolensk dalla dominazione polacca. Anche questo monastero, sotto il comunismo, era un museo statale; ma al suo interno c’era una chiesa officiata nell’antico refettorio. Le costruzioni erano ben conservate e l’icona di Smolensk si trovava al suo posto. Costituiva, seppur non in modo ufficiale, anche una presenza religiosa claustrale. In tempi più recenti, recuperata la libertà di culto in Russia, si dice che il 22 novembre 1991, festività ortodossa della Madre di Dio, la Smolenskaja fu vista lacrimare tutto il giorno davanti a una grande folla di fedeli. Il vescovo di Smolensk, Kirill Gundjaev, sottopose il caso al Santo Sinodo, presieduto dal patriarca Alessio II, che accertò la veridicità del fatto e stabilì che nella diocesi di Smolensk, il 22 novembre di ogni anno, fosse celebrato l’avvenimento miracoloso.