Fra i Santuari della Lettonia emerge quello della Madonna Nera di Aglona, divenuto oggi il principale luogo di culto mariano della Lettonia cattolica, e riveste un’importanza di carattere nazionale per la sua storia e per l’affluenza dei pellegrini. L’immagine della Madonna che vi si venera ha origini antichissime, avvolte nella leggenda. Anch’essa, secondo una tradizione molto diffusa, sarebbe stata dipinta da san Luca. Lo zar Emanuele l’avrebbe avuta come dono da Costantinopoli e l’avrebbe portata al granduca di Lituania Vytautas, il quale la consegnò ai Domenicani di Trakai. Più tardi, non si sa come, l’icona sarebbe andata a finire in possesso di un generale di nome Gonosevski, che l’avrebbe portata sempre con sé nelle sue imprese vittoriose per la cui celebrazione venne ad Aglona e la lasciò ai Domenicani, là presenti dal 1698. Il santuario era in origine una piccola chiesetta di legno in mezzo a una foresta di abeti con attiguo un convento domenicano; fin dall’inizio del XVIII secolo fu sostituita da un edificio di pietra che fu inaugurato nel 1768, in bello stile barocco e molto vasto. Importante meta di pellegrinaggi anche durante (e nonostante!) la repressione comunista, il santuario è oggi particolarmente frequentato nelle feste di Pentecoste e dell’Assunta.