Il lunedì di Pasqua del 1450 un giovane, adirato per aver perso al gioco della “palla e maglio”, scagliò la palla di legno contro un’edicola mariana che sorgeva sul ciglio della strada. Dal volto colpito della Vergine sgorgò del sangue. Un secolo dopo un’altro strepitoso prodigio fece incrementare il culto. Poco dopo, per impulso di S. Giovanni Leonardi, fu costruito il santuario, rimasto sostanzialmente immutato nelle sue sobrie linee tardo – rinascimentali. Il culto alla Madonna dell’Arco è molto popolare in Campania. Uno spettacolare pellegrinaggio, le cui forme costituiscono uno dei fenomeni religiosi più studiati e controversi, viene fatto il lunedì di Pasqua. Esso è fatto a piedi e di corsa nell’ultimo tratto (da qui la parola “fujenti”), nella caratteristica divisa bianca con fascia azzurra.