Questo Santuario sorge a 530 metri di altitudine in un luogo solitario e silenzio, nei pressi del fiume Stura, a due chilometri dalla città di Cuneo e così come si presenta oggi, risale al XIX secolo ma la sua origine è molto più remota. Anticamente esisteva una originaria cappella citata come “Santa Maria del Fonte”, si trovava sulla via che dal letto del fiume Stura portava alla frazione Madonna dell’Olmo e, da quanto si è tramandato, si ha notizia che in quel luogo sgorgava una fonte miracolosa meta di fedeli e pellegrini. Alla fine del Quattrocento divenne parrocchia nota come “Santa Maria del Castello” ma qualche tempo dopo scomparve inghiottita dalle acque di una terribile piena che provocò l’esondazione del fiume Stura. La chiesa fu ricostruita più a monte ma venne distrutta dalle truppe francesi durante l’assedio di Cuneo del 1577 e poi fu ancora devastata dalle milizie giacobine durante l’assedio del 1799. Nel 1831 venne costruita la parte che oggi accoglie il presbiterio e nel 1840 venne ultimata la grande cupola e le quattro cupole minori che diedero all’edificio l’aspetto attuale. La chiesa venne elevata a santuario diocesano e da allora è meta di numerose processioni che giungono sia da Cuneo che dai paesi vicini. Il santuario conserva numerose opere d’arte, tra queste il seicentesco quadro sopra l’altare raffigurante la Madonna col Bambino e san Francesco e numerosi quadri ex-voto che ben rappresentano la fede popolare che ha attraversato gli eventi più difficili degli ultimi secoli. Si narra anche che un furioso incendio, appiccatosi al Presepio esposto in chiesa, minacciò di distruggere l’intero Santuario della Madonna della Riva. Le fiamme, visibili dalla Città, divamparono così violente che sembrava impossibile poter salvare qualche struttura; due soli uomini si trovavano al Santuario, impotenti e deboli di fronte all’incendio. Essi pregarono la Madonna con tale fede che le fiamme si estinsero senza danneggiare neppure i quadri appesi alle pareti. Di questo evento si fa memoria il 27 dicembre.