Il Santuario sorge al Km 12 della Via Ardeatina, a Castel di Leva. Fino al 1740 si trattava di una affresco posto sul torrione d’ingresso di un castello medioevale diroccato. Nella primavera di quell’anno un viandante che passava nei pressi del luogo fu assalito dai cani e fu salvo dopo aver invocato l’aiuto della Vergine. Il fatto ebbe vastissima eco e folle di pellegrini si riversarono in quell’angolo sperduto della campagna romana. Nei mesi seguenti si costruì una chiesetta senza pretese, in cui venne collocata l’immagine. Il luogo rimase tuttavia incustodito anche se continuarono i pellegrinaggi. Esso rifiorì nel 1930 quando il santuario fu affidato a don Umberto Terenzi, un giovane sacerdote pieno di fede e di entusiasmo. Durante la guerra l’immagine fu trasportata a Roma e ben presto accorsero presso di essa folle in preghiera. Nella chiesa di S. Ignazio dove essa era collocata, Pio XII fece un voto, a nome dei Romani, di emendare la propria vita e di costruire un nuovo grandioso santuario se la città fosse stata liberata dalle distruzioni nell’imminente battaglia tra Alleati e Tedeschi: era il 4 giugno del 1944 e la sera stessa i Tedeschi cominciarono ad evacuare Roma. Tornata l’immagine al Divino Amore, il santuario divenne meta di continui pellegrinaggi che perdurano tutt’ora. Da poco è stato benedetto e inaugurato il nuovo grandioso santuario, una costruzione di mistica e silenziosa bellezza, dove i riflessi diffusi della luce, richiamano il fascino del mistero di Maria, madre e dispensatrice di grazia e d’amore.