Anche il culto alla Vergine ha le caratteristiche del culto cristiano:
a) Accoglienza cultuale del dono: la Vergine è un dono di Dio alla Chiesa e all’umanità. Accoglierlo cordialmente è un primordiale atto di culto squisitamente cristiano. E’ un dono che Cristo ha fatto ad ogni uomo personalmente per cui tra gli uomini e Maria si stabilisce un rapporto di maternità – figliolanza. I testi liturgici celebrano sempre questo aspetto, ringraziando Dio. I testi biblici che parlano di questa accoglienza di Maria come dono e sottolineati dalla Liturgia della Chiesa sono: – Matteo 1, 18-25: Giuseppe accoglie Maria nella sua casa, dopo aver compreso le grandi opere che Dio ha operato in Lei; – Luca 1, 39-45: Tutto l’episodio della Visitazione ha un carattere fortemente cultuale ed è centrato sul dono della Madre e del Figlio accolto da Elisabetta e, per sua bocca, dalla primitiva chiesa lucana; – Giovanni 19, 25-27: il discepolo accoglie Maria tra i suoi beni come un prezioso dono del Signore.
b) Un culto pasquale: nasce strettamente legato alla celebrazione dell’Eucaristia e della Pasqua, come testimonia la Traditio apostolica e il Preconio di Melitone di Sardi.
c) culto alla Vergine e storia della salvezza: La Liturgia celebra l’intera opera della salvezza: dalla creazione della Luce fino alla consumazione dei secoli con l’ultima venuta di Cristo. L’ autore della storia della Salvezza è Dio, il beneficiario è l’uomo. La Liturgia guarda a Dio non in forma astratta, ma nella sua concretezza di operatore della salvezza e quindi celebra l’opera trinitaria nella salvezza. Maria ha intimi e indissolubili rapporti con il Dio trinitario che opera la Salvezza: E’ Figlia prediletta del Padre; è Madre del Figlio; è Tempio perfetto dello Spirito Santo. Maria è il luogo in cui la Trinità mostra la sua massima epifania, perché compie l’opera più grande che causa la pienezza del tempo: l’inserimento di Dio nella storia umana. Questo rapporto di Maria con la Trinità si proietta in un rapporto particolarissimo con i beneficiari della salvezza operata da Dio che sono gli uomini. In rapporto agli eventi salvifici concreti, Maria è presente: – nel momento profetico dell’annuncio all’alba dell’umanità; – nel momento della pienezza come compimento; – nel momento del prolungamento come intercessione materna presso la Trinità.
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