É il maggiore apologista del Secondo secolo. Delle sue numerose opere giunte fino a noi ricordiamo: le due APOLOGIE indirizzate ad Antonino Pio; il DIALOGO CON TRIFONE GIUDEO, la più antica apologia che si conosca.
Dati i destinatari delle sue apologie, Maria esce dalla cerchia delle comunità cristiane e viene presentata al mondo intero come la Vergine Madre di Dio, libera iniziatrice e cooperatrice del piano della salvezza.
Secondo Giustino, Maria è:
1. La Vergine Madre: Incarnazione e verginale concepimento appartengono ad un progetto di amore del Padre che con questo vuole divinizzare l’uomo. La Vergine Madre è il segno più forte che Dio ha consegnato all’umanità per rendere credibile il suo inaudito progetto. Maria è la strada che aiuta a capire l’operato di Dio.
2. La nuova Eva: Con il suo progetto, Dio vuole ricondurre alle intatte origini la storia, per la stessa via per cui essa era precipitata nel baratro: la Donna Eva, era stata causa di perdizione; la Donna Maria, è causa di salvezza. Con gli stessi mezzi con cui l’uomo distrugge, Dio riedifica, perché Egli è più grande del peccato.
In tal modo Giustino sottolinea l’importanza non solo biologica della maternità di Maria, ma responsabilizza la Vergine nella sua cooperazione alla salvezza dell’uomo.
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