Alano di Lilla (✞1203?)

Sappiamo pochissimo della sua vita. Nasce a Lilla tra il 1114 e il 1130, studia poi a Parigi e Chartres. Negli ultimi anni di vita entra come monaco nell’abbazia di Citeauz. Muore probabilmente nel 1203.
Alano possedeva una cultura universale, fu grande oratore e un precursore degli studi dei grandi teologi scolastici del secolo XIII.

IL COMMENTO DEL CANTICO DEI CANTICI

Per la dottrina mariana, anche lui si dedica al commento del Cantico dei Cantici, con cui intende illustrare gli avvenimenti della vita di Maria, coniugando bene insieme l’interpretazione mariologica del testo con quella ecclesiologica. L’amore dello sposo e della sposa del Cantico è figura del rapporto tra Dio e la Vergine, rapporto che, secondo l’usanza del tempo, viene descritto con un linguaggio piuttosto erotico. Nel concepimento di Gesù, Maria fu protetta da ogni istinto sessuale e lo Spirito Santo la ricoprì come una tenda, al fine di ripararla dalla concupiscenza. Oltre a proteggerla, lo Spirito la colmò anche di ogni dono e di un grande amore per cui la sua anima fu sempre attratta dalla contemplazione estatica del mistero di Dio.

SPOSA DI CRISTO

La maternità divina si è realizzata prima nella sua anima e poi nel suo corpo. Addirittura Alano afferma che Maria si sia dedicata a sante meditazioni per disporsi a fare l’offerta di se stessa a Dio in vista della sua maternità. In queste contemplazioni, ella unendosi a Dio, si liberava dagli influssi del mondo e cresceva sempre più nella fede, condizione suprema che ha reso possibile l’incarnazione del Verbo.

MARIA E LA CHIESA

Come la Chiesa è madre delle membra di Cristo in virtù della grazia, così la Vergine è Madre di Cristo capo, in virtù della sua natura umana. Come la Chiesa è senza macchia e senza ruga, così anche Maria lo è nella gloria. Come la Chiesa possiede la pienezza dei doni dello Spirito, nella pluralità delle persone, così la Vergine possiede in se stessa la pienezza dei carismi. Maria e la Chiesa hanno in comune soprattutto l’esercizio della maternità. Alano, pur non avendo chiaro ancora il concetto di maternità spirituale di Maria, le riconosce una funzione esemplare ed educativa nei nostri confronti. Comune alla Chiesa e a Maria è anche la santità piena, anche se l’autore rifiuta a Maria la Concezione immacolata.

DESTINO FINALE DELLA VERGINE

Circa l’assunzione corporea, Alano mantiene un duplice atteggiamento: personalmente crede che Ella sia stata portata in cielo in anima e corpo, però non intende fare di questo l’oggetto di un insegnamento perentorio perché secondo lui dovrebbe essere la stessa Vergine a farci capire il modo con cui è stata assunta.