Il primo nucleo del Santuario venne costruito nel 1479, anno in cui arrivarono a Udine i frati Servi di Maria e venne donata l’icona in stile bizantino raffigurante la Beata Vergine delle Grazie, considerata taumaturgica. Il compimento di nuovi miracoli, con il conseguente aumento della devozione e dell’afflusso di pellegrini, portò alla costruzione di una nuova chiesa, terminata nel 1520 e ingrandita poi nel Settecento. L’edificio è in stile romanico, composto da una sola navata. Gli interventi settecenteschi aggiunsero il pronao della facciata, composto da un frontone sorretto da quattro colonne, progettato dall’architetto Presani. Sul lato sinistro dell’edificio venne innalzata, nel 1516, la cappella dedicata alla Madonna, contenente l’icona, riedificata poi nel Settecento nella forma odierna. All’interno un imponente arco separa la zona dell’abside, nella quale, dietro l’altare, è conservato l’antico coro in legno risalente alla fine del Seicento. Gli affreschi vennero realizzati da Lorenzo Bianchini e Ferdinando Simoni. Si trova, inoltre, un chiostro risalente al Cinquecento, una collezione di dipinti e di numerosi ex voto e una biblioteca. La chiesa, tanto impreziosita nei secoli, fu dichiarata Basilica minore il 21 giugno 1922. L’immagine, di stile bizantineggiante, raffigura la beata Vergine Maria con il volto leggermente inclinato verso il Figlio. In alto dell’immagine si leggono due sigle che significano “Madre di Dio”. L’icona, pertanto, si riallaccia all’insegnamento del Concilio di Efeso. Come segno del legame nella carne e nel sangue della Madre con il Figlio di Dio, il bambino è presentato nell’atto di poppare. Viene invocata “Beata Vergine delle Grazie” perché Lei è misericordiosa verso i suoi devoti.