Il Santuario della Beata Vergine delle Grazie sorge nella piccola frazione di Grazie del comune di Curtatone a 9 km da Mantova. Edificata su un ampio piazzale, la basilica sovrasta e s’affaccia sulle acque palustri del Mincio creando un’atmosfera grandemente suggestiva. Le origini del Santuario si fanno risalire al 1200. Nella località allora chiamata Prato Lamberto su di un piccolo promontorio emergente da un dedalo di flora e canne lacustri, sorgeva un altarino con l’immagine della Madonna col Bambino a cui i pescatori del lago e i contadini erano particolarmente devoti. Dal piccolo altare, nel corso degli anni, venne edificato un sacello con una cappella votiva per proteggere l’immagine sacra dalle intemperie. Col crescere della struttura architettonica, crebbe anche l’interesse per questa immagine miracolosa, diffondendo la sua “fama” per tutto il territorio limitrofo. Verso la fine del XIV secolo, per grazia ricevuta, Francesco Gonzaga fece erigere un tempio alla Madonna che aveva fatto cessare l’epidemia di peste che aveva colpito i mantovani. I lavori furono affidati all’architetto Bartolino da Novara e a Ferragosto del 1406, la cappella venne consacrata dai vescovi di Mantova e Cremona. Dalla costruzione della basilica i pellegrinaggi verso questo luogo si intensificarono e assieme alla povera gente dei paesi attorno, nobili, e persino l’imperatore Carlo V e il papa Pio II visitarono l’immagine sacra. Iniziarono così tutta una serie di donazioni che apportarono anche alla struttura architettonica originaria delle modificazioni; alcune importanti famiglie mantovane fecero costruire cappelle private per la preghiera annesse al convento o all’interno della chiesa per seppellirci i propri avi. L’immagine della Vergine conservata nel Santuario rappresenta la Madonna detta “Eleusa”, rappresentata con il Bambino tra le braccia che Le tocca leggero il volto.