Il santuario della Beata Vergine del Rosario di Las Lajas è un luogo di fervente pellegrinaggio, ubicato a strapiombo sul canyon del fiume Guaitara, conosciuto come un “milagro de Dios sobre el abismo“. Si trova nel sud della Colombia, a 7 chilometri da Ipiales, nel dipartimento di Nariño, svetta a 100 metri rispetto al letto del fiume ed è collegato all’altro versante del canyon da un ponte lungo una ventina di metri. Secondo la tradizione, il 15 settembre del 1754, una madre con la sua bambina sordomuta, durante un violento nubifragio, avrebbero trovato scampo in un anfratto lungo il sentiero che costeggia lo strapiombo e che avrebbero visto, illuminata da un fulmine, una lastra di pietra – chiamata lajas, da cui poi il nome del Santuario -, con un’immagine della Madonna. La bambina indicandola a sua madre, accompagnò il gesto con delle semplici parole. Si gridò subito al miracolo! La storia ebbe una grande diffusione ed emozionò talmente l’intera comunità da convincerla ad erigere nei pressi della grotta e dell’effigie dipinta al suo interno, una meravigliosa testimonianza della propria devozione. Dopo una primissima struttura in legno e paglia nell’immediatezza del fatto miracoloso e un piccolo ampliamento, in mattoni, avvenuto a fine ‘700, tra il 1859 e il 1893 fu fatto un terzo rifacimento, con la creazione anche di una cascata artificiale. Il Santuario che si ammira oggi, è stato realizzato nel primo cinquantennio del ‘900, è in stile gotico Revival e non ha eguali in Colombia, per grandiosità e per locazione. Suddiviso in tre navate, adornato da mosaici e vetrate colorate, Las Lajas custodisce il suo tesoro più prezioso nell’abside letteralmente fatta di roccia: l’immagine di Nuestra Señora, che campeggia sull’altare con i colori sgargianti con cui l’ha rappresentata l’anonimo pittore: in piedi, su di una luna crescente, con Gesù bambino in braccio e ai lati San Domenico e San Francesco. Elevato a Basilica Minore da Papa Pio XII il 16 settembre 1952, il Santuario è particolarmente frequentato nella prima metà di questo mese, in occasione della “Fiesta del Quincenario“, durante la quale si rievoca l’apparizione.