A metà navata della Cattedrale di Cesena, si trova la Cappella Albizzi della Madonna del Popolo, principale patrona della città. L’appellativo “del Popolo” fu dato dal vescovo Gualandi, poiché l’immagine era particolarmente venerata dai fedeli. La cappella, ricca di marmi e pitture, costruita nel 1679-80, è in stile barocco. Realizzatore fu il cardinale cesenate Francesco Albizzi (1593-1684), che volle rifare quella distrutta dall’incendio del 1571, ornandola di una tela coi santi Giuseppe e Bernardino da Siena. L’ultimo abbellimento della cappella fu fatto nel 1882. Il dipinto della Vergine, che risale alla prima metà del ‘500, non è un affresco, ma una forte tempera su muro, ottenuta con la stessa tecnica usata da Leonardo da Vinci nella famosa Ultima Cena. La devozione popolare per questo dipinto risale alla fine del ‘500, dopo l’incendio del 1571 che, col tabernacolo della cappella del S.S. Sacramento, distrusse il Trittico della Madonna con ai lati i santi Rocco e Sebastiano. L’immagine è conservata ottimamente, essendo stata ripulita, nel 1960, dal nerofumo delle candele e essendo stati rimossi i numerosi chiodini usati per appendere gli “ex-voto”. Pare sia stata dipinta per un piccolo altare della famiglia Bargellini, da dove venne spostata sull’Altare dell’Assunzione (1593), perché troppo numerosi erano diventati, dopo la gravissima carestia del 1591, gli ex-voto appesi sulla parete circostante; poi sopra l’Altare Maggiore (1618), infine, nel 1683, nella attuale Cappella Albizzi. Incerto resta il nome dell’autore del dipinto.