Beata Vergine del Monte Carmelo – San Felice Del Benaco

Il santuario, iniziato nel 1460, là dove preesisteva dal 1450 una cappella dedicata a S. Maria delle Grazie, fu consacrato solennemente il 17 gennaio 1482 dal vescovo Giorgio Vink e affidato ai PP. Carmelitani. Non è originato da iniziali apparizioni, ma dalla fiducia di tanti fedeli nella Madre del Redentore. Una tradizione vuole che siano stati i pescatori del luogo a esprimere così la loro riconoscenza alla Vergine per averli tante volte salvati dalle improvvise e tremende tempeste che si scatenano sul lago e a impetrare, anche per il futuro, aiuto e protezione. Nell’agosto del 1770 un decreto della Repubblica Veneziana ordinò l’espulsione dei Carmelitani, eliminando tutto il lavoro fatto nei quasi trecento anni di permanenza. Solo dopo 182 anni, essi poterono tornare e come prima cosa fecero in modo di ridare vita al santuario che erano stati costretti ad abbandonare. L’architettura della chiesa è una felice fusione di caratteristiche romanico-gotiche e veneto-lombarde. La facciata è caratterizzata da una porta a sesto acuto. L’interno è a unica navata, conclusa con una volta a travature scoperte, con abside quadrangolare, divisa in cinque zone parallele da quattro archi trionfali a sesto acuto. Vi è una mirabile serie di affreschi del XV-XVI secolo in cui ci sono evidenti influssi del Mantegna, del Foppa, del Perugino. Presso il Santuario c’è una Casa di accoglienza che può ospitare gruppi, famiglie, singoli e convegni.