La primo esistenza dell’oratorio risale al 1519 e si riferisce, secondo la tradizione, a un’immagine della Madonna venerata in un pilastro nella località vicina chiamata la «Soriglia». Come luogo di culto è già menzionato nella seconda metà del XVI secolo. Rifatto e restaurato più volte, nel XVII e XVIII secolo, decade e viene ricostruito totalmente con disegno di Achille Sammarini negli anni 1872-80, mentre il campanile è del 1852. L’architettura è sobria, ma non priva di eleganza, secondo la collaudata tradizione neoclassica. L’antico affresco della Madonna dei Ponticelli raffigura la Madonna con il Bambino in braccio seduta in trono con schienale drappeggiato e fondale con paesaggio dove si scorge un piccolo ponte, da cui il nome dell’immagine. È stata collocata, nei rifacimenti ottocenteschi, segando il massello murario. É da attribuire a Bernardino Loschi, inizi sec. XVI, secondo il suo consueto interpretare forme e modelli di tradizione arcaizzante e quattrocentesca. Nell’Altare inferiore, marmoreo, con bassorilievi che illustrano la leggenda della manifestazione della Madonna ad una fanciulla sordomuta, opera di Salesio Pegrazzi di Verona, 1925, è collocato un Paliotto in scagliola policroma opera del XVIII secolo di Giovanni Pozzuoli.