Beata Vergine dei Miracoli – Mussomeli

Era la notte tra  il 7 e l’8 settembre del 1530, quando la Vergine apparve ad uno storpio che dormiva in un vigneto all’aperto nei pressi di Mussomeli, e lo guari. Le persone che l’avevano visto sempre muoversi a carponi e si meravigliarono di vederlo guarito, vollero indicato il luogo dove aveva dormito durante la notte. Intanto la notizia s’era sparsa e, assieme ai curiosi convenuti, c’era anche il padrone della vigna il quale, orgoglioso che la Vergine aveva prescelto proprio il suo terreno per un miracolo, cominciò a scalzare la terra per scoprire se nel punto in cui aveva dormito il paralitico, vi fosse qualche segno tangibile del miracolo. Fu così che accanto al posto dove l’infermo si era adagiato e sotto un roveto, fu trovata un’immagine della Vergine col Bambino Gesù dipinta su pietra. Sul posto del miracolo venne eretta una piccola cappella. Più tardi vi fu edificata una chiesa in cui ogni anno, l’8 settembre, si celebrava una festa solenne in onore della Madonna. Nel 1721 i padri domenicani, chiamati a reggere il santuario, lo ampliarono e ristrutturarono, completando nel 1750. L’antica lapide con l’effigie della Madonna ritrovata nel 1530, si trova oggi sull’altare della cripta. La statua in legno della Madonna dei Miracoli che tiene in braccio il Bambino Gesù ed ha ai piedi il paralitico che implora la guarigione e che si trova nella nicchia posta sopra l’altare maggiore, fu scolpita da Francesco Biancardi della scuola napoletana.