La Madonna Madre dei Bambini è un’immagine di Maria venerata nel santuario della Madre dei Bambini di Cigoli, presso San Miniato. L’origine del culto e della devozione alla Madonna di Cigoli ha inizio fin dal XIII secolo: le fonti storiche attestano i pellegrinaggi da molti luoghi della Toscana. La venerazione per l’immagine della Madonna è confermata dalla costruzione di una cappella e di un tabernacolo monumentale. Fra le prime testimonianze di esistenza del culto mariano è l’evento che accadde il 21 luglio del 1317, quando gli abitanti di Cigoli riuscirono facilmente a rientrare in possesso della rocca che era stata conquistata l’anno precedente del signore di Pisa, Uguccione della Faggiuola. Si narra che la Vergine aprì miracolosamente il varco agli assedianti; in segno di riconoscimento alla Madonna furono liberati tutti i prigionieri. La presenza del culto legato nella zona nella seconda metà del secolo XIV, è confermato anche dalla diffusione di alcune analoghe icone a rilievo, che presentavano gli stessi attributi iconografici della Madonna dei Bimbi. Un grande miracolo del 1451, ricordato nell’affresco del sanminiatese Dilvo Lotti, presente nella cappella della Madonna, attribuì il titolo di “Madre dei Bimbi” e ne incrementò il culto. L’evento miracoloso fu successivamente attestato e riconosciuto della Santa Sede nel 1791 con una documento ufficiale, ancora conservato nell’archivio storico del Santuario. Il 21 Luglio 1451 la Madonna di Cigoli intervenne miracolosamente per riportare in vita un bambino. Secondo il racconto della tradizione, una donna appartenente alla famiglia Mainardi, che viveva nel paese di Treggiaia, la quale aveva perso già due figli, era stata minacciata di morte dal marito, nel caso avessero perso anche il terzo appena nato. Il bambino effettivamente morì, e la donna in preda alla disperazione si recò presso il fiume Roglio, nell’intento di suicidarsi. Lungo le rive del torrente incontrò però una signora “di nobile aspetto” che la dissuase dal porre fine alla propria vita, assicurandole che il bambino sarebbe stato di nuovo in vita. Prima di sparire circondata da una luce, la donna affermò anche di chiamarsi Maria, e di abitare a Cigoli, tra Rocco e Michele (il riferimento è ai santi raffigurati nei dipinti presenti nella chiesa). Tornata a casa, la Mainardi ritrovò in vita il bambino: non riuscì però a rintracciare a Cigoli la misteriosa signora che aveva incontrato al fiume. Allora il preposto degli Umiliati, appresi i dettagli di quanto era successo, le mostrò l’immagine della Madonna, presente in chiesa: la donna identificò in quella figura la “signora di nobile aspetto”. La notizia dell’evento incrementò il culto per l´immagine alla quale, in ricordo di quel gesto di particolare protezione verso i bambini, venne attribuito da allora il titolo di “Madre dei Bambini o Bimbi”. Il 13 luglio 1929 avvenne il riconoscimento definitivo del culto, con il conferimento del titolo di Taumaturga all’immagine di Cigoli. Il cardinale Pietro Maffi, arcivescovo di Pisa, insieme ai vescovi di San Miniato, Carlo Falcini, e di Pescia, Angelo Simonetti, in unione con il Capitolo Vaticano, incoronò l’immagine della Madonna con due corone e uno scettro in oro.