Il 1° maggio 1895 incominciò a verificarsi nell’immagine dell’Addolorata il prodigio del movimento degli occhi. Il quadro era allora in venerazione nella chiesa di San Michele Arcangelo, dove si radunavano i Terziari dei Servi di Maria. Nel 1899 attorno all’immagine sorse l’Opera Riparatrice ad onore di Maria SS.ma promossa da Maria Inglese (1866-1928) e diffusa in Italia e all’estero. Nel 1911, su suggerimento di mons. Pio Tommaso Boggiani, vescovo di Adria – Rovigo, l’Opera venne accolta da Madre M.Elisa Andreoli (1861-1935) fondatrice delle serve di Maria di Adria, che in seguito assunsero il nome di Serve di Maria Riparatrici. Maria Inglese divenne religiosa nel medesimo Istituto col nome di suor Maria Dolores della Riparazione. Nel 1931-32, per volere di madre M. Elisa, fu costruito l’attuale complesso comprendente la chiesa dove porre in venerazione l’immagine della Vergine e la casa per accogliere il noviziato. La chiesa fu consacrata il 22 settembre 1932 dal vescovo mons. Anselmo Rizzi e dedicata alla Beata Vergine Addolorata; il 28 settembre venne collocato il quadro della Vergine, donato in precedenza dal Terz’Ordine dei Servi alle Serve di Maria Riparatrici. L’immagine venne solennemente incoronata il 21 novembre 1954 dal card. G. Lercaro, arcivescovo di Bologna, per decreto del capitolo Vaticano. Nel 1973 il IX Capitolo generale delle Serve di Maria Riparatrici deliberò di costituire, accanto al santuario, il Centro mariano per approfondire e diffondere un’autentica spiritualità mariana alla luce del Magistero della Chiesa. Nel 1995, in occasione del 1° Centenario del prodigio dell’immagine dell’Addolorata, si fece memoria della presenza misericordiosa di santa Maria e si approfondì il suo significato per il mondo contemporaneo con iniziative cultuali, pastorali e culturale.