Beata Vergine Addolorata – Olovo

Il più antico e importante santuario dell’Addolorata si trova ad Olovo nella Bosnia, lungo la strada fra Sarajevo e Belgrado. Il nome della località deriva dalle antiche miniere di piombo della zona: “Olovo” significa appunto piombo. Le prime testimonianze storiche risalgono al 1800 e ci attestano la grande fioritura di questo santuario, che può essere considerato, in quel periodo, come il più famoso e frequentato della zona balcanica: i pellegrini giungevano anche dall’Ungheria e dall’Albania, ed erano non solo cattolici, ma anche greco-ortodossi e addirittura ebrei, attratti dall’efficacia degli esorcismi che vi si praticavano. Il padre Nicola Olovcic, vescovo di Bosnia, nella sua relazione del 1672 racconta che quasi ogni giorno si verificavano in questo santuario miracoli strepitosi, soprattutto guarigioni di ossessi. E un altro vescovo bosniaco, precedente, padre Gerolamo Lucie, nel 1638 precisa che, non appena i malati guardavano l’immagine, immediatamente il demonio usciva da loro gridando: “Perché ci perseguiti e ci tormenti, Vergine Maria?”. Per la festa dell’Assunta vi accorrevano cristiani e musulmani da tutte le regioni, camminando anche per tre mesi, fiduciosi di trovare aiuto e conforto davanti alla Consolatrice degli afflitti. Il santuario sopravvisse all’occupazione turca, anzi ai pellegrini precedenti si aggiunsero anche i mussulmani. Tutto ciò finì nel 1704, quando un furioso incendio distrusse totalmente sia la chiesa che il convento francescano. Il luogo rimase deserto per circa duecentotrenta anni, ma la memoria del santuario restò viva e fu fatto risorgere, sempre ad opera dei francescani, nel 1930, con l’erezione di una chiesa di vaste proporzioni.