Là dove ora sorge il santuario, nel 1600 c’era un castello. Il suo proprietario Han von Wilfersdorf, nel 1676 si era recato a visitare suo fratello, monaco cistercense: nella cella di quest’ultimo c’era una statua della Vergine con il Bambino che piacque molto ad Hans, tanto che la chiese in dono. Il nobiluomo aveva una figlia inferma, che fece voto di confezionare alla statua una veste preziosa, se fosse stata guarita. La sua preghiera fu esaudita all’istante e ciò fece immediatamente accorrere i fedeli. La cappella eretta da Hans von Wilfersdorf fu sostituita, nella prima metà del 1700, con l’attuale chiesa. Anche Maria Trost non sfuggi alla repressione di Giuseppe II: nel 1786 i religiosi, che avevano cura del santuario, furono allontanati e il loro convento requisito. Il sacerdote secolare, che li sostituì, aveva così poco spazio disponibile che dovette sistemare la stalla nel locale prima adibito a sacrestia. La situazione tornò alla normalità dopo il 1846, quando furono chiamati i francescani a prendersi cura del santuario.