Beata Vergine della Brughiera – Trivero

La documentazione orale narra come agli inizi del ‘500, una pastorella sordomuta dalla nascita abbia ricevuto in modo meraviglioso la grazia della parola e dell’ascolto. La devozione popolare alla Madonna si concretizzò in fervore d’opere che nel sei-settecento portò, senza strade carrozzabili, prima alla costruzione della Chiesa Antica, poi alla realizzazione della Chiesa Grande affrescata successivamente da Pietro Lace di Andorno (1648-1733). Nell’Ottocento il Santuario venne collegato con la parrocchiale di Bulliana tramite una significativa Via Crucis le cui cappelle furono affrescate dal pittore Avondo di Varallo nel 1835. Antonio Ciancia di Caprile (1822-1890) infine, dipinse le rimanenti e restaurò quelle dipinte in passato dall’Avondo. Dagli inizi del ‘900 seguì un periodo di stasi. Il 18 Ottobre 1997 Mons. Massimo Giustetti, Vescovo di Biella, affidò a Don Dino Lanzone, coadiuvato da un Comitato Promotore, il compito di rilanciare il Santuario della Brughiera. Presto iniziarono ingenti opere di restauro che incontrarono grande consenso e generosità da parte di enti, industrie e privati. Il Vescovo di Biella Mons. Gabriele Mana il 7 Ottobre 2002 eresse la Brughiera a Santuario Diocesano costituendolo persona giuridica pubblica. Dal 28 gennaio 2009 i pellegrini, in seguito del vincolo spirituale stabilito tra il Santuario e la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore in Roma, possono usufruire di speciali indulgenze plenarie.