Madonna della Creta – Castello Bormida

La storia del Santuario inizia nel 1631, quando partì la costruzione di una piccola cappella, opera di Giovanni Viola di Castellazzo, come ringraziamento per la fine della peste, e che custodiva al suo interno un quadro della Beata Vergine. Nonostante la sua demolizione avvenuta nel 1764, forse a causa del degrado un cui versava, per i devoti continuò ad essere meta di pellegrinaggio e cappella votiva molto amata. Fu, infatti, in breve, costruita una croce lignea e un alto pilone con un nuovo dipinto raffigurante la Madonna della Creta, che presto diverrà il punto di riferimento dei credenti anche più dell’immagine precedente. Le cronache edilizie proseguono narrando di altre costruzioni e demolizioni, fino ad arrivare al santuario attuale, datato alla fine del XIX Secolo. La parte principale è stata inaugurata nel 1905, ma i campanili e la facciata molti anni dopo, nel 1924. All’interno del santuario sono custoditi moltissimi ex voto, testimonianza dell’antica devozione nei confronti di S. Maria della Creta, nonché la croce pettorale e una stola appartenenti a san Gregorio Grassi, che frequentava il Santuario e qui ricevette la Prima Comunione e la chiamata al sacerdozio. Santa Maria della Creta, venerata in questo santuario a Catellazzo Bormida in provincia di Alessandria, è la patrona dei Centauri. Da quando nel 1947, Papa Pio XII le attribuì questo titolo, la seconda domenica di luglio i motociclisti di tutta Europa vi accorrono in pellegrinaggio e celebrano il loro raduno internazionale.