Il santuario di Ta’ Pinu si trova al centro dell’isola di Gozo nell’arcipelago maltese e deve la sua origine ad una cappella dedicata, nel 1545 alla Madonna Assunta. Nel 1619, la piccola chiesa fu restaurata da Pinu Gauci, che fece pure dipingere dall’artista italiano Amedeo Perugino il quadro che raffigura la Vergine Assunta e da lui prese il nome di Ta’ Pinu. Chiusa al culto nel 1663, abbandonata o solo sporadicamente visitata, il destino della chiesa sembrava irrimediabilmente segnato. Nel giugno del 1883, invece, si verificarono sul posto eventi prodigiosi. Mentre ritornava a casa dopo il lavoro dei campi, Carmela Grima, una contadina del luogo, sentì venire dalla piccola chiesa una voce di donna che diceva: «Recita tre Ave Maria in onore dei tre giorni durante i quali il mio corpo rimase nella tomba». La contadina confidò la sua esperienza ad un giovane devoto, il quale, a sua volta, le rivelò di avere sentito nello stesso luogo una voce che lo invitava a pregare per la «piaga nascosta» di Gesù, quella che il peso della croce gli aveva causato alla spalla. La notizia si diffuse rapidamente e la gente ricominciò a vistare la chiesa, mentre il vescovo del luogo, dopo aver interrogato i due veggenti, autorizzò il culto, che si diffuse ulteriormente quando nel 1887 gli abitanti di Gozo rimasero totalmente immuni da un’epidemia di colera. Cominciarono i pellegrinaggi, e si cominciò a parlare di miracoli e eventi prodigiosi, tanto che si pensò di costruire un grande santuario, incorporandovi la primitiva cappella di Ta’ Pinu. Il 30 maggio 1920 fu posta la prima pietra del nuovo santuario che, edificato tutto in pietra locale e in stile romanico-bizantino, venne consacrato nel 1931. La sacra immagine della Vergine venne incoronata dal Capitolo Vaticano nel 1935. Il santuario è stato visitato da Papa Giovanni Paolo II il 29 maggio 1993.