Appena fuori dal paese di Crema, alla fine di un lungo viale alberato in direzione di Bergamo, si trova il Santuario di Santa Maria delle della Croce. Venne costruito per la venerazione mariana dopo numerosi fatti miracolosi avvenuti successivamente all’apparizione della Madonna, il 3 aprile del 1490, a Caterina degli Uberti. Caterina, giovane cremasca ferita a morte dal marito nel bosco del Novelletto, poco fuori Crema, non volendo morire senza aver ricevuto prima i Sacramenti, invocò l’aiuto della Madonna, che le comparve e la portò gravemente ferita a una cascina poco distante. Il giorno seguente Caterina, dopo aver ricevuto dal sacerdote i Sacramenti e aver perdonato il marito, spirò. Dal mese seguente, nello stesso luogo si verificarono numerosi fatti miracolosi e così fu deciso di innalzare un altare e successivamente di erigere un santuario per la venerazione di Maria. Grazie alle offerte dei fedeli fu possibile acquistare le terre e dare inizio ai lavori: la prima pietra fu posata il 6 agosto del 1490. I lavori furono affidati a Giovanni Battagio, allievo del Bramante e attivo già nella vicina Lodi, dove edificò il Tempio civico dell’Incoronata. All’esterno, il santuario alterna al colore dominante del cotto a vista zone sobriamente intonacate di chiaro, come vuole la tradizione del Quattrocento lombardo. Al suo interno, presenta una pianta centrale con quattro corpi minori di forma interna circolare e racchiude numerosi affreschi dei maggiori artisti cremaschi e cremonesi, come Carlo Urbino, Benedetto Diana, Giovan Battista Grandi, Aurelio Gatti, Angelo Bacchetta ed i Torricelli da Lugano, ed anche dei più noti fratelli Campi, Bernardino e Antonio. Nel 1958 acquisì il titolo di basilica minore grazie a Papa Pio XII e venne visitato da Giovanni Paolo II nel 1992, periodo a cui corrispose un significativo restauro.