La Basilica di Nostra Signora d’Africa, che si innalza su di un promontorio che domina la baia di Algeri, è stata costruita a partire dal 1872. Viene visitata anche da numerosi musulmani. La statua della Vergine, in bronzo, è coperta con un ricco vestito ricamato in stile di Tlemcen. L’Algeria fu terra cristiana e mariana dal secondo secolo dopo Cristo. L’invasione araba e l’islamizzazione del Paese, dal VII secolo, avvennero con la forza. Nel giro di qualche secolo, la Chiesa d’Africa venne decimata e non tenne che alcune sacche di resistenza, essenzialmente da parte dei Berberi. Bisognerà aspettare la conquista dell’Algeria da parte della Francia, nel 1830, perché la Chiesa si ristabilisse in questa regione dell’Africa del Nord. Terra di antica cristianità, l’Algeria, benché oggi islamizzata e scossa da sanguinosi attentati, non ha mai smesso di amare la Vergine Maria, che anche i Musulmani riconoscono, rispettano e onorano come la Vergine Madre di Gesù. Quando la Basilica di Nostra Signora d’Africa fu costruita, sotto l’altare principale vi fu scritto: «Nostra Signora d’Africa prega per noi e per tutti i Musulmani». Questa invocazione non è mai stata cancellata né dal tempo, né dagli avvenimenti che hanno scosso il Paese: rimane sempre ai piedi della Vergine che continua ad essere venerata e omaggiata sia dai Cristiani come dai Musulmani.