Natività di Maria – Siluva

Il santuario della Natività di Maria a Siluva è il più antico santuario lituano, eretto fin dal 1457, ad appena quarant’anni dall’evangelizzazione della Samogizia, regione occidentale della Nazione. Distrutto da un incendio, fu ricostruito nel 1500. Il deciso ritorno alla fede cattolica dopo la bufera del Protestantesimo e l’estinzione completa del Calvinismo in Lituania sono dovuti all’apparizione della Vergine a Siluva nel 1612, quando alcuni pastorelli, che pascolavano il gregge davanti alla chiesa distrutta, sentirono prima un lamento sommesso e poi scorsero, assisa su un masso, una giovane donna che piangeva dirottamente con un bambino in braccio. Il racconto dell’apparizione si diffuse subito in tutta la regione e l’ex sacrestano, vecchio di cento anni e cieco, che aveva aiutato il parroco a nascondere la cassa con la sacra immagine, fu condotto sul posto dove miracolosamente riacquistò la vista. Così poté indicare il sito della chiesa e il punto dov’era stata sepolta la cassa con i titoli di proprietà del terreno, alcuni paramenti preziosi e l’immagine della Vergine. Fu così che nel 1623 venne ricostruita la chiesa e la venerata immagine dal suo altare proseguì l’elargizione di grazie e miracoli, favorendo il ritorno in massa del popolo e della nobiltà alla fede cattolica. In questi ultimi anni il culto di Nostra Signora di Siluva si è diffuso attraverso le comunità lituane degli Stati Uniti e dell’America centrale e meridionale. Come quasi quattro secoli fa e durante l’infausto periodo ateo comunista, anche ai nostri giorni Siluva ha il compito di sostenere la fede dei Lituani.