Benedetto Pareto, durante la bella stagione, sale ogni giorno il pendio del Monte Figogna, che sovrasta Livellato. Lassù fa pascolare le pecore e raccoglie erba. La sua giornata è interrotta solo dal pasto che la moglie gli porta da casa, verso le dieci del mattino. Un giorno, alla fine di agosto, mentre Benedetto aspetta la moglie, gli si avvicina una Signora, bella e splendente, che si presenta come la Madre di Gesù, lo conforta e gli chiede di costruire una cappella sul monte. Benedetto esita: “Sono tanto povero, e per fabbricare su questo monte alto e deserto occorreranno così tanti soldi che io dispero di riuscirci”. Ma Maria lo rassicura: “Non avere paura. Sarai molto aiutato“. Pieno di entusiasmo Benedetto si precipita a casa per parlare dell’incontro miracoloso alla famiglia. La moglie incredula lo deride ed è così convincente da dissuadere il marito da ogni progetto. Il mattino dopo Benedetto sale su un albero di fico, il ramo cede al peso del suo corpo e si spezza. La caduta lascia conseguenze gravissime, che fanno pensare al peggio. Infermo a letto, Benedetto riceve ancora la visita della Madonna che, rimproverandolo dolcemente, lo invita di nuovo a costruire la cappella, e lo guarisce immediatamente, Superato ogni indugio, Benedetto si mette al lavoro: percorre tutta la valle chiedendo aiuto di braccia e offerte. In poco tempo porta a compimento la cappella. Sembra che i fatti siamo accaduti tra il 1887 e il 1488, anno in cui in alcuni documenti si parla della costruzione di una cappella in onore della Madonna della Guardia. In tempi antichi i monti posti in posizione strategica per avvistare navi nemiche o portatrici di epidemie venivano chiamati “guardie”. Questo titolo apparteneva senz’altro anche al monte Figogna, e venne esteso al Santuario eretto sulla vetta. L”appellativo è diventato poi tipico simbolo della protezione che Maria offre dal suo santuario alla città di Genova e ai suoi abitanti. Il santuario attuale è una basilica in stile cinquecentesco, lunga 49 m. e larga 26, a croce latina, con tre navate divise da otto archi a tutto sesto, sormontata da una cupola ottagonale alta 40 m. Sul lato Est, si erge la maestosa torre campanaria alta 45 m, ultimata nel 1899 su disegno dell’Ing. Guglielmo Calmieri. La statua lignea della Madonna della Guardia è una delle più belle di Antonio Giuseppe Canepa (1894) ed è stata incoronata dall’Arcivescovo Beato Tommaso Reggio, a nome di Papa Leone XIII, il 10 giugno 1894.. L’interno dell’edicola marmorea in cui essa è custodita, è rivestito, dal 1944, di mosaico a oro zecchino.