La bomba che fu lanciata su Nagasaki il 9 agosto 1945, provocò anche la distruzione della cattedrale più grande allora esistente in Estremo oriente, quella di Urakami dedicata all’Immacolata Concezione. Nella cappella della cattedrale, infatti, era esposta una statua di Maria che venne bruciata dalla bomba nel 1945. L’immagine, in legno, ispirata ad un quadro dell’Immacolata del pittore spagnolo Murillo (1618-1682), arrivava dall’Italia. Alla fine della guerra, un monaco trappista di ritorno a casa, trovò, tra le macerie della chiesa, la testa della statua. Dopo averla tenuta diversi anni nel convento dove risiedeva, a Hokkaido, padre Kaemon Noguchi decise, nel 30° anniversario del bombardamento (1975), di riportare l’immagine a Nagasaki. Qui è esposta all’interno della cattedrale, ricostruita nel 1959. A Nagasaki la città di Lourdes, è molto sentita soprattutto grazie ai Cavalieri dell’Immacolata, movimento istituito dal santo Massimiliano Kolbe, all’interno dell’ordine francescano e presenti a Nagasaki dal 1931. Il loro convento, chiamato Città dell’Immacolata (Seibo-no-kishi, il nome del convento in giapponese), custodisce un’immagine della Madonna di Lourdes, meta di numerosi pellegrini soprattutto nei mesi di maggio e ottobre, quando si organizzano processioni e funzioni in onore di Maria. Nella diocesi di Nagasaki, su 1 milione e mezzo di abitanti i cattolici sono circa 70 mila