La storia della celeste protettrice di Forlì ha origine in una scuola, ove insegnava Maestro Lombardino da Riopetroso, agli inizi del 1400. Le cronache del tempo ci dicono che il dotto e pio maestro era devotissimo della Madonna, e davanti ad una Immagine di Lei, di carta bambagina, faceva recitare preghiere e pie lodi. Nella notte tra il 3 ed il 4 Febbraio 1428, nella scuola scoppiò un furioso incendio, che ridusse ogni cosa ad un mucchio di rovine e cenere; tutto, salvo il pezzo di muro su cui era inchiodata l’Immagine della Madonna, fissata su di una leggera tavoletta di legno, che rimase del tutto illesa. Tutti la vedono in mezzo alle fiamme, senza venire minimamente toccata da esse. Accorrono il Legato papale, Domenico Capranica, il Pretore, i Notabili, e tutti assistono all’incredibile prodigio. Da quel lontano giorno la Città e la Diocesi di Forlì venerano la Madonna del Fuoco loro celeste patrona e madre, ed è senza misura la devozione per Lei.