Il santuario della Beata Vergine delle Grazie a Tersatto (Trsat), cui si accede attraverso una scalinata di ben 561 gradini, sorge su un alto promontorio a strapiombo sul mare, da dove si gode una vista stupenda sulla città di Fiume (Rijeca) e sul golfo del Quarnaro. In un’apposita cappella sono conservati un gran numero di ex voto, donati soprattutto dai marinai, che testimoniano la loro riconoscenza per essere stati salvati dalle tempeste e dai naufragi per l’intercessione della Madonna. L’icona che si venera a Tersatto è di origine bizantina, ed è stata portata sul posto dai francescani nel 1367. Nel 1715, il Capitolo Vaticano autorizzò l’incoronazione dell’immagine, che fu realizzata dal vescovo Juraj Marotti, in presenza di oltre 60 mila fedeli. Ancora oggi i pellegrini affluiscono numerosi, anche da Italia e Slovenia, soprattutto da maggio fino alla fine di ottobre. Si può dire che quello di Tersatto è il più internazionale dei santuari croati. Le più antiche origini si fanno risalire al 1292 quando, secondo una pia tradizione, gli angeli vi trasportarono da Nazareth l’umile casa della Sacra Famiglia, da qui poi sparita e ritrovata il 10 dicembre 1294 a Loreto, in Italia. Questo fatto fu preannunciato e confermato dalla miracolosa guarigione da una mortale malattia,del parroco del luogo Alessandro Jurjevic. In risposta al dolore degli abitanti di Tersatto per essere stati privati della Santa Casa, il papa Urbano V (1362-1370), dopo averli incontrati pellegrini a Loreto, inviò a Tersatto il francescano P. Bonifacio da Napoli con un’immagine della Madonna attribuita a S. Luca. Il quadro fu esposto sull’altare del santuario e fu accolto con molta gioia dai fedeli tanto che i pellegrinaggi si moltiplicarono nel corso degli anni e si arrivò, nel 1431, a dover costruire, accanto alla cappella primitiva, una chiesa più ampia e un convento per i Francescani che ne avevano la custodia.