Consolatrice del Carpinello – Visciano

Maria SS.Consolatrice del Carpinello è venerata a Visciano, un paesino in provincia di Napoli. La storia di Visciano racconta le peripezie di una tavoletta di legno raffigurante una Madonna bruna vestita di rosso, col manto azzurro trapunto di stelle e con un Bambinello in braccio, che, con il ditino indica il petto della Madre quasi a volerci dire: «Se volete qualcosa, rivolgetevi a lei». La data esatta del ritrovamento non è possibile stabilirla, non avendo trovato documentazione alcuna che ci svelasse il mistero di tale apparizione. Una data comunque possiamo azzardarla e cioè 1656, sopratutto perché la popolazione all’epoca del ritrovamento, viveva nella massima indigenza ed era esasperata per la pestilenza, che infieriva per le campagne e la città e provocava lutti in ogni casa. La notizia del miracoloso ritrovamento, dunque, venne salutata dal popolo con manifestazioni di giubilo e speranza!. Il libro “Il Santuario di Maria SS. del Carpinello in Visciano di Nola” a cura di A. M. D’Onofrio Arturo, edito nel 1936, così racconta: «L’unico manoscritto più antico che possediamo è un vecchio zibaldone, nel quale sono raccolti gli avvenimenti più notevoli che vanno dalla elezione del Canonico Iannicelli, 2 -2 -1804 a Padre spirituale del santuario – alla sua morte, avvenuta nel 1832. In questo importantissimo documento, nelle prime pagine, sotto il titolo “Notizie Preliminari”, si trova per la prima volta la narrazione della invenzione della vetusta Icone di Maria SS. del Carpinello…”Per tradizione costante ricevuta da persone nobili savie ed anche da Sacerdoti del Comune di Visciano – così testualmente il prelodato documento – si dice comunemente che da moltissimi secoli, dentro un luogo pieno di spine sotto un piccolo albero del carpine, vicino alla muraglia attaccata alla antica parrocchia, dove oggi esiste la venerabile congregazione dei Fratelli e Sorelle del SS. Rosario, sia comparso un quadro di Maria SS.ma”… Il quadro fu misteriosamente ritrovato da alcuni contadini o boscaioli i quali “tornando sull’ imbrunire dalla campagna, videro brillare in quell’ incomposto rovo una luce insolita, misteriosa… Appressatisi al roveto, tra quella promiscua moltitudine di piante, ai piedi di un grazioso carpine fu ritrovato un dipinto con la Effige di Maria Santissima. Accanto al Quadro rinvennero pure due ampolline e una piccolissima campana; …la Taumaturga Immagine fu rimossa e da Clero e popolo trasportata nella Chiesa Abbaziale di Visciano, attigua al luogo del prodigio. In questa vetustissima Chiesa che fin d’ allora fu consacrata Santuario, il Quadro restò esposto alla pubblica venerazione per più giorni, ed ai piedi della “Bruna” accorrevano a prostrarsi numerosi i fedeli di tutti i paesi circonvicini, appena venivano informati del miracolo. Fin da questo momento la Santissima Vergine fu invocata e venerata sotto il titolo di Maria SS. del Carpinello in memoria di quel piccolo carpine, sotto il quale fu ritrovata».