Il santuario di Santa Maria dell’Isola, sorge sull’omonimo scoglio nelle vicinanze del comune di Tropea. È probabile, che lo scoglio fosse abitato, già intorno al VII-VIII secolo, da eremiti che si dedicavano ad una vita contemplativa e ascetica, come attestano testimonianze scritte dell’XI secolo che descrivono anche, nello stesso secolo, il suo passaggio dai monaci basiliani ai Benedettini. A causa dei In seguito ai terremoti del 1783 e del 1905, si conserva ben poco della struttura originaria. Una antica leggenda narra di come la vergine giunse nel paesello. Al tempo dell’iconoclastia, una statua della Vergine giunse a Tropea proveniente dall’Oriente. Il popolo scese al lido, insieme al vescovo e al sindaco per festeggiare l’arrivo della statua in legno della Madonna. I due capi del paese decisero, di comune accordo, di installare la statua della Madonna all’interno di una nicchia, in una grotta naturale, presente nello scoglio della rupe. La statua, purtroppo, risultava troppo grande rispetto alla grandezza della nicchia. Fu per questo motivo che i capi della comunità convocarono un falegname affinché risolvesse il problema, segando le gambe della Madonna. Ma il falegname, appena appoggiò la sega sulla statua, rimase paralizzato alle braccia, mentre il sindaco e il vescovo morirono in quell’istante. Nei giorni a seguire, la Madonna iniziò a compiere miracolose guarigioni di ammalati che venivano condotti, dove era stata deposta la sua sacra immagine. Fino ad alcuni decenni fa, i devoti erano soliti accompagnare i loro cari ammalati nello stesso punto della grotta, nella speranza di una grazia.