Il culto della Madonna della Catena nel Sud dell’Italia, inizia tra l’896 ed il 1014, periodo in cui parte della Calabria fu devastata dai saraceni. L’iconografia si esprimeva nella raffigurazione di uno schiavo incatenato ai piedi della Vergine, atto ad implorare lo scioglimento delle catene, simbolo della piaga della schiavitù che colpiva sia cristiani quanto i musulmani. Indebolitosi con l’avvento di normanni, svevi, angioini, aragonesi e la conseguente cacciata dei saraceni, esso riprese vigore, soprattutto nei paesi costieri, quando il sud fu nuovamente minacciato dall’invasione dei Turchi. A Laurignano, in particolare, tale culto ebbe un fortissimo stimolo nel 1301 in seguito ad un miracolo operato dalla Madonna a favore di un certo di Simone Adami, mendicante cieco di Laurignano. Il cieco, assopito presso una sorgente, ode in sogno: “Lavati alla fonte e vedrai”. Si desta, si lava e vede. E’ la Madonna a parlargli. In seguito, nel vicino boschetto, trova, tra le pareti di una chiesetta semidiroccata, un’immagine della Madonna rassomigliante a quella vista nel sogno. La tradizione riporta altri fatti straordinari, come la guarigione di un malato mentale, Saverio Lentini e il misterioso restauro del quadro avvenuto a Roma nello studio di un artista, cui era stato affidato da P. Arcangelo, frate del monastero di Mendicino. La storia delle origini si conclude con le notizie riguardanti l’eremita Fra’ Cassiano, che portò notevole sviluppo al culto della Madonna della Catena. Costruisce la chiesetta di S. Maria con l’eremitaggio annesso. Muore nel 1471 durante la peste. Prima della sua morte, prevedendo l’abbandono del romitorio, fa murare il quadro della Madonna in una parete della chiesa per preservarlo dal pericolo di profanazioni. Nell’immagine, scoperta da Adami, è raffigurata una catena tra le mani della Madonna, vista non solo come simbolo di scioglimento e di liberazione dal male, ma anche, in senso positivo, di unione a Gesù. Il santuario è affidato fin dal 1906 ai PP. Passionisti. Il tempio attuale fu iniziato nel 1929. Negli anni ’50 sorse il complesso adiacente alla chiesa e nel 1964 il Papa Paolo VI, innalzò il santuario a basilica minore.