Benedetta Rencurel nacque a Saint-Étienne-le-Laus il 17 settembre 1647; orfana molto presto, portava il gregge della famiglia Jullien a pascolare nel Vallone dei Forni (Vallon des Fours) vicino al suo paese. Per questa pastorella ignorante a cui piace recitare il Rosario, nel maggio 1664 apparirà la Vergine, tenendo in braccio il bambino: la prima apparizione rimarrà silenziosa, poi la signora rivelerà la sua identità, e dopo un mese di dichiarato silenzio, chiese la costruzione di un santuario per suo figlio al posto di una cappella quasi abbandonata dedicata a ” Notre Dame de Bon Rencontre”, ” in un luogo chiamato Laus. Guidata dal profumo di violetta promesso dalla signora, Benedetta troverà Maria ad attenderla nel luogo designato.
Le statue della Madonna e di Benedetta.
Le apparizioni durarono 54 anni, prima giornaliere e poi mensili, intervallate da periodi in cui la Vergine Maria non si rivelava più ad essa. Nel 1672, la veggente si trasferì al Laus per ricevere i pellegrini che cominciavano a riversarsi, e per offrire ospitalità e preghiere, ma soffrì anche di vessazioni demoniache. L’anno successivo le apparve davanti Gesù sulla croce e da quel momento Benedetta racconta di aver vissuto in prima persona il dolore della crocifissione.
Iniziò quindi un periodo di grave disagio: dopo aver dovuto lasciare per un po’ Laus, per trasferirsi a Marsiglia, i sacerdote Gianseisti, incaricati dell’amministrazione del santuario, tentarono invano di farla entrare nell’abbazia a causa dell’occupazione militare del Duca di Savoia. Ma la sua scelta fu quella di tenersi in contatto con i pellegrini per convincerli a convertirsi.
Il 28 dicembre 1718 Benedetta morì e fu sepolta prima nel cimitero della sua città natale e poi nel Santuario di Laus davanti all’Altare Maggiore.