Alberto Magno (✞1280)

Nasce alla fine XII secolo a Lauingen, sul Danubio da una famiglia di militari. Perfeziona i suoi studi all’università di Padova dove conosce i frati predicatori e diventa domenicano. Ritornato in Germania, insegna in diversi conventi. Nel 1245 diviene maestro di teologia all’università di Parigi, per ritornare, poi, nel 1248 in Germania a dirigere lo studio generale dell’ordine a Colonia. Nel 1254 viene eletto superiore della provincia di Germania e dal 1260, per volere di Papa Alessandro IV, diviene vescovo di Regensburg. Nel 1274 partecipa al Concilio di Lione. Sei anni dopo, il 15 agosto del 1280 muore a Colonia.

LA DOTTRINA MARIANA

Alberto che scrisse un’infinità di opere, codifica la sua dottrina mariana nei commenti ad Isaia e Geremia, ai quattro Vangeli e alle sentenze di Pietro Lombardo, nella “Summa delle creature” e in altre. Egli mostra un profondo attaccamento alla tradizione che va dai Padri della Chiesa greca e latina ai grandi dottori che lo hanno preceduto. Le sue affermazioni rispecchiano perciò un grande rigore teologico e una grande fedeltà all’insegnamento del Magistero della Chiesa.

IMMACOLATA CONCEZIONE E SANTITÀ DI MARIA

Alberto negò che la Vergine fosse stata concepita senza il peccato originale, seguendo l’autorità di S. Bernardo per un motivo non nuovo: senza il peccato originale non si vedeva come si potesse salvare il principio della redenzione universale. Alberto, tuttavia, ammette un intervento speciale di Dio che l’avrebbe santifica nel seno materno, accordandole una condizione di santità tale per cui le fu rimossa ogni inclinazione al peccato e fu riempita di una straordinaria purezza. Altro intervento eccezionale di grazia avvenne nel mistero dell’Incarnazione, quando lo Spirito Santo adombrandola la riempì di ogni dono, per cui la sua pienezza supera quella di tutte le altre creature ed è inferiore solo a quella di Cristo.

LA VERGINE MADRE DI DIO

La dignità della Madre di Dio è infinita e rappresenta un caso unico nella storia. Pur avendo contratto un reale matrimonio con Giuseppe, Maria non lo conobbe dato che la sua anima era libera da ogni impulso di concupiscenza. Maria ha sicuramente fatto il voto di restare vergine prima ancora di ricevere l’annuncio dell’Angelo ed anche Giuseppe si è comportato in modo simile.

MARIA ASSUNTA IN CIELO

Alberto accetta come pia credenza la verità dell’assunzione corporea di Maria al cielo, senza impegnarsi molto nel dimostrarla. Rimane il mistero dove sia stato assunto il corpo della Vergine. Egli parla di un cielo empireo dove dimorano anche gli angeli e dove sono introdotti i santi e dove dimora la stessa umanità di Cristo, un cielo differente da quello trinitario, incorporeo ed increato che rimane l’esclusiva dimora di Dio.

MARIA NELL’ECONOMIA DELLA SALVEZZA

Solo il Cristo poteva pagare il prezzo del riscatto del genere umano caduto nel peccato. Maria ha cooperato con lui, con una cooperazione che si estende a tutto il processo della redenzione umana e questo in quanto madre del Redentore stesso. Questa cooperazione continua nel cielo dove interviene sempre in nostro favore non escludendo mai nessuno dalla sua preghiera di intercessione presso Dio ed essendo piena di grande misericordia verso i peccatori. Come Madre del Verbo Incarnato, infatti, Maria è anche madre di tutti gli uomini dal momento che essi sono chiamati alla fede e pertanto l’azione che ella suscita in nostro favore è di natura materna e si manifesta con gli interventi che mirano a far crescere in noi l’immagine del Figlio suo. Tutti i fedeli ottengono per sua intercessione virtù e meriti.

DEVOZIONE MARIANA

La maternità divina è il fondamento del culto e dell’onore e venerazione che noi dobbiamo rendere alla Madre di Dio. Il culto a lei dovuto è un culto di iperdulia che non deve e non può mai trasformarsi in culto di adorazione, dovuto solo a Dio.