Nasce nel 1094 in Alvernia e nel 1109 entra nel monastero di Sauxilange. Eletto abate del monastero di Cluny nel 1112, lo diresse fino alla morte avvenuta nel 1156.
E’ una delle personalità più autorevoli del suo tempo, intento soprattutto a restaurare la vita monastica, visitare e riformare monasteri, difendere l’autorità del Sommo Pontefice. Grande amico di S. Bernardo, non ha composto opere di argomento mariano; tuttavia in diversi suoi scritti si incontrano passaggi in cui parla della Vergine, soprattutto nelle composizioni liturgiche, nelle lettere, in qualche sermone, nel trattato sui miracoli e negli statuti del monastero di Cluny.
PIETÀ MARIANA
Parlando della devozione mariana, Pietro pensa a cose pratiche, atti, gesti, atteggiamenti interni ed esterni nei confronti di Maria. Suo obiettivo è quello di incrementare la devozione alla Vergine nel suo ordine. I monaci devono ogni giorno celebrare una messa al suo altare e i malati, dovevano giornalmente nella loro apposita cappella recitare l’Ufficio della B. Vergine. Tutto questo, spiega Pietro, perché la Vergine riceva l’onore speciale che, dopo Dio, le è dovuto al di sopra di tutte le creature, in quanto madre di Colui che è il Signore e in quanto mediatrice dei suoi figli.
FEDE E DEVOZIONE
Nella sua devozione a Maria, i fedeli devono farsi guidare dalla regola delle fede, proclamata dalla Parola di Dio e spiegata dalla Teologia. Netta è la distinzione di Cristo con Maria: la pienezza di Grazia del Redentore è una pienezza di natura, quella di Maria è dovuta al fatto che lei ha portato nel suo seno colui che, appunto, è pieno di grazia. Pietro distingue anche la condizione di Maria da quella degli Angeli e quella degli Apostoli. Maria non possedette una conoscenza piena nella sua vita, ma la sua conoscenza di Dio e dei misteri del Figlio, fu frutto della sua fede, della sua speranza e della sua carità. Maria non ha avuto come gli Apostoli il compito di evangelizzare e quindi Lei nel cenacolo non ricevette i doni specifici dell’apostolato. Questo non pregiudica però né la sua superiorità sugli Angeli e né quella sugli Apostoli.
MARIA E LO SPIRITO SANTO
Pietro sottolinea in maniera particolare il rapporto della Vergine con lo Spirito Santo che la purificò, santificò e glorificò per il fatto che Lei doveva diventare madre del Figlio di Dio.