Da giovane fu discepolo di Policarpo e venne anche a Roma. Intorno al 177 lo troviamo a Lione dove fu presbitero e vescovo. Fu un vero teologo della Storia della Salvezza. La sua opera SMASCHERAMENTO DELLA FALSA GNOSI e l’altra dal titolo APOIDEIXIS, una specie di catechismo per gli adulti, oltre a permetterci di conoscere il pensiero di Ireneo sono lo specchio della fede della Chiesa del suo tempo.
1. Vera e falsa teologia: i veri cristiani del II secolo si impegnavano a confessare con la vita quanto professavano con la fede; gli gnostici invece vivevano ai margini delle comunità cristiane e gareggiavano solo sul piano teorico nel fare teologia. Contro di loro Ireneo afferma che la vera sapienza è Cristo che vive nella Chiesa, quindi essenzialmente la sapienza è sapienza di fede che trova nella Chiesa la sua salvaguardia. Fare teologia significa riflettere sulla fede e rifarsi alle Scritture non alle elucubrazioni personali. Essa è trasmessa e custodita dalla Tradizione della Chiesa, una tradizione ininterrotta che risale a Cristo
2. La teologia della salvezza: Ireneo impernia la sua teologia sulla storia della salvezza, dove per salvezza intende il progetto divino che è ponte d’unione che cala Dio nell’uomo e riconduce l’uomo a Dio. Il peccato di Adamo blocca questo progetto dando inizio alla storia di depravazione e peccato dell’uomo. Con l’Incarnazione avviene lo sblocco e quindi l’attuazione piena del progetto: l’umanizzazione di Dio e la divinizzazione dell’uomo.
3.La Vergine Madre nel progetto salvifico di Dio: Nel designare l’opera di Maria nella storia della salvezza Ireneo usa il termine “ricircolazione” mentre per designare quella di Cristo usa “ricapitolazione”. Come nella storia della caduta vi fu la partecipazione della prima Eva, nella restaurazione vi è la partecipazione della Nuova Eva. Per questo principio di ricircolazione, per cui ogni cosa perduta viene recuperata abbiamo: Il Cristo riprende Adamo, la Croce l’albero della caduta, Maria riprende Eva. Il Verbo incarnandosi ricapitola in sé tutti gli uomini e si costituisce nuovo Adamo. Come il primo, così anche il secondo deve nascere da “Terra vergine”: Maria generandolo senza altro concorso umano, trasmette tutta la natura umana a Cristo perché sia il nuovo Adamo. Accanto al rapporto Adamo – Cristo, Ireneo sviluppa quello tra Eva – Maria.
Accogliendo la salvezza e la vita, Maria diviene necessaria alla salvezza, causa di salvezza con la sua ubbidienza, mentre Eva, con la sua disobbedienza aveva causato la morte. É Maria che scioglie i nodi della disobbedienza di Eva portando la vita. La presenza di Maria è una presenza costante perché la presenza del Verbo trascende il momento storico e riempie della sua potenza salvatrice tutti i tempi. Così come ha generato Cristo, Maria genera anche le membra di Lui alla vita. Per Ireneo Maria è immanente al mistero che salva e il suo grembo materno è fonte di rigenerazione degli uomini in Dio.
Verifica
Alcuni test come quello con il riquadro possono prevedere più risposte corrette