Beata Vergine Addolorata – Pietralba

Il Santuario si trova a più di 1500 metri di altezza, in mezzo ad una bellissima cornice di boschi. Risale alla metà del Cinquecento. Esso è legato all’apparizione della Madonna ad un contadino di nome Leonardo Weissensteiner, e al ritrovamento da parte dello stesso di una statua di alabastro raffigurante la Pietà. Leonardo dimorava con la sua famiglia nel boscoso monte, ove oggi si erge il Santuario, dove possedeva un grande podere, detto Weissenstein. Colpito da malattia mentale, precipitò in un burrone, dove la Vergine gli apparve, promettendogli la guarigione completa se egli avesse costruito una Cappella in suo onore. E così avvenne. Leonardo, però, dimenticò ben presto la promessa e fu assalito nuovamente dal terribile male. Da quel momento, di notte fu vista una luce, sempre nello stesso luogo, e nessuno sapeva rendersene ragione. Leonardo ricordò tutto, riacquistando ancora la salute, e così si mise subito al lavoro. Scavando le fondamenta, trovò una statuetta della Madonna raffigurante la “Pietà”: pensò fosse un segno del cielo e, terminata la cappella nel 1553, ve la collocò perché fosse venerata. Diffusasi la notizia dei fatti miracolosi, molti devoti, o semplicemente curiosi, accorsero a prostrarsi davanti a questa statuetta della Vergine Addolorata, che continuò a concedere i suoi favori e l’affluenza dei pellegrini fu tale che, già nel 1638, al posto della Cappella si progettò la Chiesa ora esistente che, terminata nel 1654 e consacrata il 1 Giugno 1673, fu successivamente affidata alla cura dei “Servi di Maria”, anche per la loro particolare devozione alla Vergine Addolorata. Dopo la soppressione del Santuario che durò dal 1787 al 1836, i Servi di Maria tornarono ad essere i custodi del Santuario. Il Tempio è in stile barocco rococò. L’altare maggiore è in legno dipinto, opera di Giacomo Poder di Caldano del 1703 e custodisce la venerata immagine della Madonna della Pietà, incoronata il 24 agosto 1885. Gli affreschi del soffitto, dipinti nel 1753 da Adam Molckh, hanno valore non solo artistico ma raro per il contenuto: vi è illustrato il significato del Santuario dal punto di vista della pietà popolare, della devozione mariana e della Chiesa locale. Nel 1884 furono ricostruite le due torri e la cupola, e nel 1894 Alfonso Siber rifece la decorazione interna della chiesa. Nel 1953, in occasione del IV centenario, fu abbellita la facciata e costruita una monumentale gradinata d’accesso. Sopra la porta del convento si trova una statua di Cristo dolente di arte bizantina che risale al 1400 circa.