Beata Vergine dei Miracoli – Morbo Inferiore

La storia del santuario di Santa Maria dei Miracoli inizia il 29 luglio 1594. E’ un venerdì e due ragazze milanesi, Caterina e Angela, rispettivamente di dieci e sette anni, raggiungono il colle di Morbio dopo un lungo e faticoso viaggio dalla capitale lombarda. Sono due fanciulle malate, tormentate dal demonio e sono salite fino a Morbio, per chiedere la benedizione di Don Gaspare dei Barberini, noto sacerdote del luogo al quale vengono attribuiti particolari carismi, che però è assente. Alla stanchezza del viaggio ed alla tristezza della malattia, si aggiunge l’amarezza e la delusione. Non resta che aspettare. Ma, mentre le due bimbe sono intente a pregare, appare loro la Vergine e le guarisce, chiedendo che venga edificata una cappella e recitato il rosario meditando i misteri della vita, passione, morte e risurrezione del Signore. Fra i ruderi dell’antico castello vi sono ancora le rovine del primo vecchio oratorio e nel muro sbrecciato e cadente, è dipinto l’affresco, che rappresenta la Vergine in atteggiamento profondamente materno. Il santuario attuale, costruito nella prima metà del 1600, presenta una facciata di tipo ancora rinascimentale, con elementi che sembrano parlare il linguaggio di altre correnti, come l’eco quattrocentesca delle portine minori o il preannuncio dell’avvento barocco nel portale. Solenni sono la cupola e, congiunta alla chiesa, la torre del campanile con cornice terminale mensolata secondo l’uso del tempo in queste terre. L’interno é ad una navata con presbiterio e quattro cappelle minori, rispettivamente dedicate alla Madonna dei Miracoli, a San Giuseppe, a San Carlo e ai Santi Pietro e Paolo. Stucchi, decorazioni, tele ed affreschi conferiscono a questa chiesa solennità e ricchezza, nell’armonia di un insieme ben programmato, nella linea di un piano globale minuziosamente curato. Molto ricca e preziosa è la cappella della Madonna dei Miracoli, al cui centro, sopra la mensa, sta l’affresco del quattrocento della “Madonna del latte”, venerata col nome di Santa Maria dei Miracoli, collocato all’interno di una rilevante cornice rossa d’Arzo. Intorno all’immagine é la corona dei Misteri del Rosario, su tavolette di rame quadrate o rotonde in cornicette di stucco, nelle quali si distinguono una mano popolaresca e un’altra colta. Nella volta sono distribuite cinque cartelle con coppie di angeli che le separano e le congiungono insieme, e ghirlande pendule. Separato dalla chiesa da un corridoio che corre dietro la cappella della Madonna, si situa un piccolo oratorio rinascimentale iniziato nel 1718 e terminato nel 1731, in cui si conservano gli ex-voto che nel succedersi degli anni hanno testimoniato la devozione dei fedeli e dei pellegrini al Santuario.