Le origini del Santuariodella Ravanusa si perdono nel tempo, avvolte nella leggenda. Si tramanda che un tempo, nello stesso sito, vi era tra i boschi un piccolo tempio con un affresco che raffigurava la Madonna tra gli angeli. Un giorno una ragazza, durante la preghiera, entrò in coma e fu creduta morta dalle amiche presenti, le quali pregando e invocando la Vergine Santissima, ne ottennero miracolosamente la guarigione. Da quel momento la Vergine Maria venne invocata col titolo della Rinvenuta o Rinvenusa. In un documento del 22 dicembre 1645 la chiesa viene già denominata della Ravanusa. Probabilmente danneggiata nel terremoto del 1693, la ritroviamo in altri documenti del 1706 e del 1716 in cui si parla dell’autorizzazione di portare in processione la sacra reliquia della Vergine dalla Chiesa Madre a quella della Ravanusa. A cavallo tra il 1800 e il 1900 viene eretto il campanile sul prospetto principale della chiesa, e al suo posto, nel vecchio sito, realizzata la sacrestia, oggi navata laterale e cappella della riconciliazione. Fu elevato a Santuario diocesano il 31 maggio 2002 dall’Arcivescovo S. E. Mons. Luigi Bommarito. I primi documenti che forniscono notizie sui festeggiamenti in onore della Madonna della Ravanusa risalgono al 1706 e al 1713. Fin da allora la festa registrava un gran numero di presenze, con fedeli provenienti da più parti. I giorni della festa andavano dal 12 al 17 agosto, e veniva anche allestita, per l’occasione, una fiera. La Madonna della Ravanusa fu molto importante per il Beato Gabriele M. Allegra, il quale “concordò” con la Vergine la traduzione della Sacra Scrittura in lingua cinese. Recentemente, nel 2007, sono stati recuperati gli affreschi scomparsi a seguito delle successive sovrapposizioni, per cui oggi è possibile ammirare l’antica immagine della Madonna della Ravanusa del sec. XV, l’affresco del 1634 e un’altra Madonna ottocentesca. La Madonna della Ravanusa è stata incoronata dall’Arcivescovo Metropolita di Catania Mons. Salvatore Gristina il 14 agosto 2007.